Claudia Lagona, in arte Levante fa il suo esordio nel mondo dell’editoria con una storia dal tratto delicato e allo stesso tempo vibrante come la sua voce.
“Se non ti vedo non esisti“ sono i pensieri di Anita, redattrice di una rivista di moda che nella sua vita ha preferito sempre “tentare capriole, fare salti nel vuoto senza il minimo terrore di schiantarsi al suolo” e che all’età di 31 anni ha bisogno di nuovo ossigeno, nuovi colori in una vita che forse non ne ha più.
Infatti Anita ogni giorno convive con le sue “mille me’, riflesso della sua coscienza che spesso ha paura di far parlare, cercando la via di fuga da un matrimonio in cui l’amore ha perso la strada di casa. Lei e Jacopo sono due amanti tristi, incapaci di dirsi per sempre addio. Così Anita tenta di far uscire pian piano da quella che chiama “la porta di servizio “Jacopo, gettandosi nel lavoro e puntando lo sguardo su se stessa.
Ma proprio durante un lieto soggiorno lavorativo a New York incontra gli occhi di Filippo e Flavio che tolgono spazio alla tanta desiderata solitudine. Ma la solitudine gioca questi brutti scherzi, si aggrappa a tutto ciò che sembra compagnia così :”un soffio di vento caldo diventa un abbraccio , uno sguardo un’intesa perfetta’’. Ed ecco che Anita sembra apprezzare i dolci sapori di un amore inaspettato, violento come quello che alcuni anni prima aveva provato per suo marito Jacopo.
Ben presto però, si farà sentire l’aritmia di un cuore stanco di dover sempre scappare, reprimere o cambiare improvvisamente direzione: Anita per rimettere ordine nella propria vita, ripristinando così il battito regolare del cuore, deve fare i conti con un dolore profondo che l’ha fatta crescere troppo in fretta.
Nel leggere “Se non ti vedo non esisti” diviene naturale lasciarsi trasportare dalle montagne russe di emozioni che Levante ci fa provare. Le pagine scorrono veloci come un fiume in piena, impossibile frenare il flusso di coscienza di una donna davanti allo specchio come Anita.
Levante con incredibile sensibilità femminile percorre la vita di una donna di 30 anni che è incapace di lasciarsi amare ed amare totalmente fino in fondo, perché deve prima imparare a guardarsi allo specchio senza aver paura di sentirsi giudicata da quel riflesso sempre diverso, sempre nuovo.
Ironico, passionale e delicato come i colori di una primavera che si consuma in fretta lasciandoci abbagliati per la sua bellezza.