“– Dormivi? – No stavo pensando – Bene. Disse lei sorridendo. Il suo sorriso assomigliava ad un paesaggio lontano dai colori evanescenti …”
“Norwegian Wood” di Murakami è un capolavoro senza tempo, uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi e anche uno dei libri più introspettivi e intimi dell’autore. Nella Tokyo del pieno boom industriale l’autore descrive la crescita intellettuale e sessuale del protagonista in un romanzo da molti definito di formazione e introspezione psicologica.
Tra paesaggi naturali dall’aspetto onirico e dalle tinte ovattate il protagonista, Torù, ci porta nell’abisso oscuro del proprio animo fino rimanerne quasi sopraffatti. Pagina dopo pagina, giorno dopo giorno, stagione dopo stagione il giovane studente incrocia sguardi, labbra nuove, rincorre pensieri troppo veloci che a malapena riesce a sfiorare.
Quanto davvero si può scappare da se stessi e dalle proprie paure? Murakami ci insegna, procedendo per simboli, immagini, profumi, che ogni essere umano è destinato a guardarsi allo specchio e farsi raggiungere da tutto quello da cui fino a quel momento è scappato.
Tutti noi potremmo identificarci in Torù che respinge se stesso per paura di sbagliare a volte rinunciando a vivere emozioni uniche e irripetibili. Assalito costantemente dal dubbio, molto spesso decide passivamente di farsi scegliere dalla vita piuttosto scegliere egli stesso. Una patina di grigia malinconia ricopre ogni personaggio che si dimostra terribilmente sincero nel raccontare ogni moto dell’animo.
Il cammino del protagonista incrocia quello della dolce e ineffabile Naoko che come un sogno sembra dissolversi e ricomparire nella mente del protagonista. La fragilità di Naoko si oppone all’imprevedibile e sfuggente Midori dalla quale Torù è fortemente attratto. Ma la dicotomia del cuore alla fine verrà risolta da una decisione inevitabile. Sarà Torù a scegliere o nuovamente la vita a scegliere per lui?
Saranno le tenebre dell’io o la forza attrattiva dell’eros ad avere la meglio?
Non resta che farvi catturare da questa bellissima e impalpabile storia. Buona lettura.