La Corte di Cassazione dopo oramai sette lunghissimi anni, ha pronunciato la parola finale confermando gli ergastoli di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, colpevoli di uno degli omicidi più (e forse fin troppo) ‘chiacchierati’ degli ultimi anni in Italia.
Sono state infatti le due donne, cugina e zia materna, ad uccidere la giovane Sarah Scazzi il pomeriggio del 26 Agosto 2010, con l’aiuto di Michele Misseri (zio della vittima), condannato ad otto anni di reclusione per soppressione di cadavere ed inquinamento delle prove. Inoltre condannati in primo grado a sei anni di reclusione per concorso in occultamento di cadavere con Michele, anche suo fratello Carmine e suo nipote Cosimo.
Potrebbe risultare quasi inutile scendere nei dettagli di questo delitto abbondantemente discusso negli ultimi anni. Molti e forse troppi i servizi televisivi, le interviste, i documentari, le ricostruzioni. Tante le versioni di gente delle volte informata e molte altre meno.
Direte voi, tutti ‘tuttologi’? No, in questo caso tutti criminologi.
Ebbene sì, questo spesso accade in Italia. Si attuano dei meccanismi incredibili e strani che ci conducono ad un reale allontanamento del fatto in sé, attribuendo molta più importanza a dati superflui con cui sono in molti a voler far ‘audience’.
Continue ed inutili analisi di dettagli, che ci hanno fatto infatti notare di quante volte negli anni Michele Misseri abbia cambiato montatura di occhiali da vista, o magari gli innumerevoli cambi di look di Sabrina a cui alcuni hanno voluto addirittura attribuire significati psicologici. Altri invece hanno ben pensato di attuare quello che possiamo definire ‘turismo dell’orrore’ decidendo di recarsi sui luoghi della tragedia, per scattar qualche foto (?)
Interi pomeriggi televisivi di commentatori ed opinionisti.
Un vero e proprio sciacallaggio mediatico di una vicenda che sarebbe stato meglio RISPETTARE, un fatto che avremmo dovuto DIGNITOSAMENTE saputo affrontare.
Un mio pensiero speciale va alla vittima, la piccola Sarah che a solo 15 anni ha perso in modo brutale la sua VITA.
La stessa VITA che qualcuno le ha negato, la stessa che è stata ulteriormente infangata ed inquinata da una reale indecenza di chi in questi anni ha strumentalizzato l’intera questione per i propri schifosi interessi.
Tutto questo è tremendo, ed io non posso evitare di provar VERGOGNA.
La vergogna di vivere in un Paese che affronta con determinate ed assurde modalità questioni di questo tipo.
14 commenti
A volte pur di fare notizia e un finto giornalismo, si perde di vista l’argomento fondamentale e si da spazio a inutili chiacchiere.
Purtroppo a volte la televisione ed i media in generale non fanno che aggravare certe brutte situazioni
Grazie mille di esser passata, un bacio grande.
D.
certo una vicenda drammatica , che i media hanno amplificato a dismisura
Come d’altronde spesso, se non sempre accade. Grazie di esser passata.
D.
Sicuramente la parola più appropriata la risata vergogna!
Sicuramente la parola più appropriata l’hai usata vergogna!
Non mi sono risparmiato dall’essere sincero! Baci a te!
E’ una storia terribile che mi ha colpito molto. povera piccola!
http://www.elisabettabertolini.com
Che storia tragica!
Ilenia’s wardrobe
http://www.ileniaswardrobe.com/
concordo con te …. oltre l’informazione c’è sempre un vero e proprio sciacallaggio….
Concordo con te. I media ne fanno sempre un business
Hai usato la parola giusta per definire tutto ciò, vergogna!
purtroppo ci sono tanti ca si simili a questo di Sarah, che dire siamo in Italia…. una vergogna….
http://www.foodandbeautypassion.com