Il mio è sempre stato un portale indirizzato ad un capricciosissimo pubblico di sole donne. Per troppo tempo direi. Nutro nei confronti della moda mashile un certo spavento, e mai mi son sentito in grado di affrontarla in modo diretto. Vi chiederete, ma come… sei un uomo, dovrebbe risultare facile per te parlare di un qualcosa che tu potresti indossare su di te. Invece no, secondo me è difficilissimo dare dei giudizi, esprimere pareri su un qualcosa che forse ci rende partecipi a 360º. Parlare di moda femminile è sempre stato più facile, ma partendo anche dal più banale degli esempi che io possa farvi vi potrete rendere conto di quanto io abbia ragione. Della serie, tu uomo se mi chiedi un consiglio su come vestirti metti in conto che io possa proporti di vestirti come me, non riuscendo quindi ad avere un parere de tutto oggettivo. Ora sono in una fase terapeutica? Di riflessione? Una fase che probabilmente mi permette di parlare di moda uomo attraverso mie modalità di esposizione del fatto specifico, delle volte del tutto fuorvianti.
Tutti stiamo ammirando il lavoro che sta attuando il signor Michele (direttore creativo di Gucci) alla maison. Per me apprezzabilissimo, tanto da poter cambiare idee presenti oramai nell’immaginario comune. Era giunta l’ora che anche uomini virili e sudaticci imparassero ad indossare il floreale ed i colori pastello senza per forza sentirsi parte del mondo incantato di Barbie. E soprattutto è giunta l’ora di aggiustare le tubature delle vostre case, dato che il risvoltino potrete dimenticarvelo.
Per me caro Alessandro, stai facendo un gran bel lavoro. Che Dio ci faccia dimenticare quella insana dominazione Gold firmata Giannini.
Ah, quindi da oggi mi rivolgo anche a voi maschietti #sapevatelo