Occhio alle prossime tendenze Autunno/Inverno. Quali sono le proposte delle più note maison che hanno sfilato durante l’ultima “Milano Fashion Week”?
Moncler:
Dopo l’edizione del 2018 è stata presentata la seconda stagione del progetto GENIUS: 10 capsule collection che si affiancano alle collezioni stagionali del marchio dei piumini. I nuovi nomi in squadra sono i designer RICHARD QUINN, MATTHEW WILLIAMS di 1017ALYX 9SM, VERONICA LEONI e SERGIO ZAMBON, che condividono la guida di 2 MONCLER 1952. Per questa mostra evento è stato inaugurato il MONCLER GENIUS BUILDING, negli ex Magazzini Raccordati.
Semplicemente fantastico. Voto 10.
Armani:
Il BLU torna come protagonista della sfilata, dominando la nuova collezione, ricca di satin, velluto, shantung. Naturalmente giacche da sera, completi maschili, faux fur. Emozionante il giro d’onore di re GIORGIO che si prende gli applausi del pubblico in festa. I suoi abiti da sera? Più eleganti che mai: trasparenze misurate, pantaloni da cavallerizza e piumini riccamente lavorati come gli accessori, grandi orecchini pendenti dalle forme grafiche e borsine da polso e boxy, il tutto completato da décolleté spuntate.
Incanta e basta! Voto 10.
Gucci:
Alessandro Michele non delude con i suoi ben 86 look, i quali hanno tutti un punto di partenza sul quale focalizzare: le MASCHERE. Modelle quindi quasi più disinvolte in passerella, nei loro outfits che sembrano arrivare direttamente da un passato alla Luigi XIV ma con il consueto ‘quid pluris’ di un tocco contemporaneo strong, con maschere in volto che permettono quasi di giocare un divertente ruolo di attrici in passerella. Un Alessandro Michele che sfoggia modelli in GOTHIC-DARK favolosamente inquietanti con predilezione per gli anni ottanta, eccentricità a go-go ma con volumi più moderati. Ti adoriamo. Voto 8.
Alberta Ferretti:
Ammetto di essere di parte… ma la stilista non si smentisce, ancora una volta, e per la collezione autunno inverno 2019 sceglie un look sofisticato ed eccentrico, mettendo da parte i consueti chiffon, giocando su completi maschili, spallina rinforzata stile 90’s, tessuti lame’ stile 80’s e tanti jeans boy-friend con Camperos in total white, colore cardine e spirito della forza e purezza della femminilità. Nella versione by-night invece appaiono gonne fluide e bustini con borchiette luccicanti come armature di lusso.
Che dire. Sempre la mia preferita. Voto 10 e lode.
Fendi:
Alla Milano fashion week, in lutto per la scomparsa di Kaiser Karl, va in scena l’ultimo incredibile défilé pensato dal leggendario direttore creativo, insieme alle sorelle Fendi dal 1965.
Il legame tra Karl Lagerfeld e Fendi rimarrà impresso nei nostri ricordi per sempre, assieme alla fine di un’era. La passerella si conclude con la proiezione di un video che ritrae Karl mentre disegna il logo della maison e l’incontro con le sorelle Fendi.
Una collezione che rappresenta la devozione di Karl nei confronti della moda: abito effetto trompe-l’oeil, un classico delle sue creazioni, stampe su capi di organza e raso e uno stile inimitabile nelle camicie con colletti abbottonati, mixando diversi tessuti e creando nuovi contrasti. Colpisce il logo con la doppia F disegnato da Karl nel 1981: in questa collezione appare quasi ovunque, a testimoniare che la STORIA D’AMORE tra lui e Fendi sarà eterna.
Grazie di tutto Karl, sei nei nostri cuori. Voto 10 e lode.
Prada:
Viva il romanticismo! Da Baudelaire a l’Horror è un attimo: una dicotomia di elementi apparentemente distanti distanti tra loro e poi, invece, così vicini.
Nylon e lana, pizzi, mohair, fiori, simboli horror, continui contrasti con tantissimi fiori, stampati ed applicati, mentre l’amore traspare sulle lane spigate, quasi capi rubati al guardaroba maschile, a loro volta abbinati a veli di pizzo e maglioni leggeri. Ancora il ritorno a Frankestein e alla sua sposa…
Accessori super golosi per i palati più fini: maxi anfibi allacciati al polpaccio, fiori sulle borse in raso e sandali rigorosamente glitter.
Ci piace! Voto 9.
Moschino:
La sfilata di Moschino è un divertentissimo inno giocoso ai quiz televisivi anni 80.
Geniale! I look come sempre colpiscono perché rigorosamente POP e coloratissimi, e propongono banconote di dollari, mini-dress adorabili per le Barbie moderne, con laminature dorate. Tra ‘OK il prezzo e giusto’ e le ‘soap opera’ questa sfilata sembra rievocare, con un po’ di immaginazione, la casalinga superkitsch che si tuffa nel suo lungo pomeriggio televisivo. Splendide chiome oversize e abiti sgargianti ci fanno fare un bagno di nostalgia di un’epoca ormai andata via per sempre. Le donne Moschino sembrano, ancora una volta, delle fashion -dolls in un mondo governato dai montepremi televisivi. Il designer propone tubini, mini-dress, abitini stampati, tema principale ‘la banconota’ , e poi abiti ‘chinotto’ o ‘aranciata’, tanto oro in ciondoli, charms di ogni tipo, cinture, polsini, maxi fiocchi, senza alcun timore del too-much! Le borse riprendono il regno indiscusso femminile della CASA: phon, tubetti di dentifricio, ferri da stiro.
Viva l’originalità nella sua massima espressione! Voto 10.
Tod’s:
Lo stile inimitabile Tod’s ha colto, ancora una volta, l’autentico senso di eleganza e raffinatezza che ammalia ogni donna, con una collezione impareggiabile: eleganza come qualità necessaria quindi. Proprio nella realtà che viviamo oggi dove, ahimè, si vive di rado ormai accostando un abito all’occasione. C’è tanta attenzione al dettaglio, quindi, alle cose fatte bene e con gusto, come solo in Italia si può fare. La pelle è protagonista e si plasma sulle persone: trench verniciati di nappa, blazer favolosi, camicie e pantaloni dal taglio mascolino. Il tutto reso femminile dagli accostamenti con maglie pesanti percorse da coste e cinture strette in vita anche sui piumini, e sui piumini smanicati. Abiti scivolati e tocchi maculati con toni cuoio e cammello, e poi bordeaux, rosa cipria, verde e blu polvere, tutto based-on black, rigorosamente. Accessori sofisticati con piccoli dettagli strong, e borse destrutturate insieme a secchielli e bellissimi cross-body per una idea di ricercatezza e una grande allure ‘comfy’.
Voto 9 e mezzo.
Etro:
Come sempre stupisce la passerella di Etro in una location nuova: i chiostri del conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, interpretando una collezione ‘vittoriana’ con accenti indie e un po’ di sano tocco British. Ecco il motivo dei corsetti che si abbinano a capi dallo stile più orientale, mentre le stampe ‘tappezzeria’ sono abbinate ad altri tessuti ‘cravatteria’, in un piccolo universo maschile dove i blazer sartoriali diventando mini-abiti e i boxer da uomo si trasformano in mini-shorts. Gli abiti invece hanno una silhouette regale, soprattutto gli abiti da sera, arricchiti con ricami e paillettes. Ritorna dagli anni 80 una riedizione della storica PEGASO bag.
Meraviglioso. Voto 8.
Versace:
La mitica ‘medusa’, esplorata e celebrata in tutte le sue sfaccettature in questo show-tributo che mescola passato e presente con buona presenza di modelle di oggi e di ieri, dagli anni 90. Trench con motivi barocchi, belt-bag, stivali texani al ginocchio, tanto per iniziare: la spilla da bàlia torna dalle vecchie collezioni per creare una dicotomia tra lusso e grunge, con l’utilizzo di tessuti preziosi dall’effetto volutamente consumato, stratificazioni, taglio vivo e tanto tartan. Colpiscono gli iconici dress in maglia metallica e abiti in stile bondage con reggiseno a vista. T-shirt e felpe con ritratti di Donatella Versace realizzati da RICHARD AVENDON nel lontano 1995 celebrano un legame di questo marchio con il mondo della fotografia di lusso. Le borse, per concludere in bellezza, sono le nuove Virtus in pelle colorata, su sui campeggia una grande V barocca, in metallo.
Quanto ci piace !! Voto 9.
Philosophy:
Lorenzo Serafini, per l’autunno inverno 2019 ha disegnato una collezione che richiama le sue sensazioni degli anni 90 , come da sua dichiarazione, ma con uno sprint in più. La sfilata infatti si intitola ‘hard romance’: ecco quindi abiti con splendidi tagli a sbieco, iper sexy, dettagli in pizzo, abiti corti e shorts, giacche maschili con reverse sciallati, gonne cortissime e golosissime, sandali nudi , pellicce ecologiche e stivaletti a punta. Leggerezza di materiali e forza di carattere, segreto vincente della collezione in pieno stile di Lorenzo Serafini.
Top! Voto 10.
Dolce & Gabbana:
La collezione per il fall/winter 2019 incontra la passerella con modelle in smoking e tuba, con sottofondi musicali di Fellini… il setting è molto sontuoso, ispirato alle grandi sfilate degli anni 50 e 60. Molti i temi: abiti e baby-doll scivolati in seta, paillettes e broccati che richiamano tanto Rinascimento, stampe e applicazioni e tanto nero: il ‘nero Sicilia’, come precisa il presentatore. Sfilano infine abiti da sposa dal gusto retrò in una atmosfera che incanta gli occhi e le orecchie.
Voto 9 per questa collezione ‘eleganza’.