Il rossetto è il prodotto beauty più amato dalle donne, lo confermano degli studi economici che rilevano che in tempo di crisi le donne rinunciano, per ovvi motivi, a prodotti costosi (scarpe, borse, etc…), ma incrementano l’acquisto di rossetti.
Oggetto feticcio di femminilità quanto una scarpa con il tacco.
Ognuna di noi nel beauty ha almeno 3 rossetti: un rosso, un nude e un colore improbabile che non usiamo mai.
Quante di noi passano delle ore in profumeria di fronte allo stand dei rossetti a chiederci quale tonalità scegliere? Non è una scelta semplice perchè molte tonalità possono piacerci molto, ma stare male con il nostro incarnato.
Per i rossetti dai toni nude potremmo avere la risposta all’ardua scelta.
Fino a qualche tempo fa sulle riviste di bellezza declamavano che il colore perfetto fosse lo stesso della pelle all’interno della bocca. Si avete capito bene… l’interno della bocca. Personalmente non l’ho mai sperimentato, ma se lo consigliavano dei make-up artist un fondo di verità poteva esserci.
Teoria degli ultimi tempi è che il colore di rossetto più adatto a noi debba essere dello stesso colore dei nostri capezzoli (si di nuovo loro!).
La motivazione? La natura ci ha dotati di un colore di capezzolo che sta naturalmente bene con la nostra pelle, quindi l’accordo di colori funziona anche sul viso.
Mi sorgono non poche domande riguardo questa teoria, ve ne elenco alcune:
• Come faccio a ricordarmi esattamente il colore?
• Mi fotografo un capezzolo e poi di nascosto guardo la foto di fronte allo stand dei rossetti?
• Se mi serve una aiuto dalla commessa le faccio guardare nella maglietta così mi può aiutare?
• Faccio vedere la foto del capezzolo alla commessa per aiutarmi nella scelta?
• La commessa può scambiarmi per una maniaca sessuale?
• Se si conoscete un avvocato bravo?
Care ragazze mie, potrei sperimentare per voi questa teoria, ma devo trovare il modo più opportuno e che rispetti la legge.