Stanco di vedere una bellezza ed un’eleganza private ed usurpate del loro senso di realtà, stanco di vedere etichettate come icone donne chirurgicamente modificate che vediamo nell’immaginario comune come reali dee.
L’unica dea in questo caso prende il nome di chirurgia ed ostentazione di un qualcosa che non necessita a tutti i costi di essere ostentata. Lo stile è un qualcosa di innato e quello sicuramente non può essere aggiunto o modificato come sembra apparentemente facile passare da una seconda ad una quarta abbondante. Detto ciò sono inoltre stanco di vedere che delle volte, pur di non essere dimenticati, si cade nell’effetto circo e si cerca di ‘acconciarsi’ like a Christmas Tree.
Nell’ultimo periodo invece son solito apprezzare chi, come la bellissima Amal Alamuddin, decide di adottare un modo di vestire non convenzionale che forse preferirei definire ‘socialmente impegnato’.
Oltre che ad essere la moglie di uno degli uomini più affascinanti al mondo, infatti, Amal è un’avvocatessa specializzata in Diritto internazionale e penale. Attraverso i suoi outfit traspare sicuramente la sua volontà di esser sobria, che allo stesso tempo cade nell’ossimoro del non voler passare inosservata. Adoro tutto ciò. Penso che sia fantastica, non so chi ci sia dietro di lei… se ci fosse è un gran genio, altrimenti figa lei e stop.
Ciao, amo Amal. Il vostro Donny.